La Festa delle Acque, che si tiene abitualmente tra la fine di Giugno e l’inizio di Luglio, testimonia lo stretto legame tra la popolazione di Piediluco e il lago. Con essa si celebra il solstizio d’estate, una ricorrenza fondamentale per la civiltà contadina, fin dall’epoca romana, perché legava alla fecondità della terra; ma al tempo stesso temuta, poiché è in questo periodo dell’anno che le giornate tornano ad accorciarsi.
La paura che la luce solare potesse esaurirsi portava la popolazione a compiere una serie di riti propiziatori che culminavano in una sfilata di barche. In questo modo si cercava di allontanare il pericolo e si pregavano gli dei di. conservare immutato il corso degli eventi naturali.
In particolare, come ricorda il poeta Ovidio, nel giorno del solstizio, i latini celebravano la Fortuna, divinità in grado di orientare secondo i suo capriccio le vicende umane. Riti di purificazione caratterizzavano la notte precedente il solstizio. Durante il Medioevo si credeva che nella circostanza gli spiriti maligni fossero particolarmente attivi e pei annullarne l’influenza si accendevano falò e si preparava un’acqua odorosa. Ancora oggi un preparato a base di acqua ed essenze vegetali e profumate viene lasciato, di notte, all’esterno delle abitazioni affinché possa essere irrorata dalla magica rugiada del solstizio. Al mattino, le donne vi si detergono il corpo.
La festa attuale offre manifestazioni culturali e folkloristiche (spettacoli teatrali e di danza, concerti musicali, recital di poesia, raduno di auto storiche, spettacolo pirotecnico).
L’appuntamento più importante rimane però quello della sfilata delle barche allegoriche, anche per il carattere di sfida che assume tra due contrade cittadine: il Borgo e la Città.